articolo pubblicato il giorno 29/07/2016
Gli artigiani del gusto a Culinaria
L’alta cucina “in rosa” di Culinaria 2014 chiude i battenti e io, dopo tre giorni di girovagare tra stand di produttori, cooking show, aule didattiche e assaggi vari, sono arrivata alla conclusione che se potessi caricare tutto su un astronave e portare l’intero carico in giro per il globo risolleverei le sorti di questo nostro povero paese. Primo perché una manifestazione tutta al femminile all’estero sarebbe mediaticamente vincente, secondo perché le chef in questione sono innegabilmente brave , terzo perché fanno squadra e come si sa è una mossa intelligente e vincente, quarto perchéaffascinano con quello che riescono a creare…forse con un pizzico di fantasia in più. Mettiamoci anche 85 produttori di qualità, appassionati e propositivi che realizzano materia prima simile al nettare degli dei e il gioco è vincente! Ma io non ho l’astronave e la IX edizione, con i suoi 5000 visitatori in tre giorni, direi che se l’è cavata più che bene anche senza astronave.
Come dico sempre “dietro ad un grande piatto c’è un’idea, dietro un’idea una persona aiutata nel creare da una materia prima eccellente, senza questa l’idea realizzata è mediocre! “Banalità? Forse, ma senza questa uno chef non va da nessuna parte in questa Italia che pullula di ristoranti e dove, su qualunque canale televisivo, radiofonico, e ormai anche al cinema, si parla in maniera assillante di cibo.Tutto questo per dire che comincerò a parlarvi di alcuni prodotti dell’eccellenza del Made in Italy agroalimentare che ho scoperto durante il primo girovagare in questa manifestazione che, mica roba da poco, il prossimo anno per il suo decimo compleanno, sarà inserita nel calendario romano di eventi per Expo 2015.
Cominciamo con due signore per cavalleria. Due sorelle, le proprietarie di Peperita e Il Cavallino a Bibbona, ovvero peperoncino e olio extra vergine di oliva, ovvero Rita e Romina Salvadori. La prima la signora dei peperoncini ( ne produce 16 qualità dai diversi aromi e per diversi abbinamenti, dedicando 16 ettari del suo podere a questa coltivazione biologica), la seconda dell’olio e pluripremiata: dopo la medaglia d’oro conquistata alla New York International Olive Oil Competition, il suo Cavallino Special Edition Leccio del Corno è stato inserito tra i 200 oli extravergine di oliva migliori della degustazione ed è presente nel sito
www.olivenoeltest.de come uno dei migliori del mondo. Si tratta di un olio ricavato dalla cultivar Leccio del Corno, un fruttato medio molto fragrante con ricordi di carciofo fresco, erbe di campo, foglie di fico e nocciola. L’amaro ed il piccante sono moderati ed in perfetto equilibrio…io l’ho assaggiato senza accompagnamenti…superbo!
Con loro, e i loro fantastici prodotti, ho fatto un percorso sensoriale sul peperoncino giusto, peperoncino sbagliato in una pappa al pomodoro servita in tre mini porzioni e realizzata con tre diversi peperoncini ( ovviamente uno troppo amaro anche se non il più piccante). Ed è stato allora che ho scoperto che i peperoncini hanno aroma fruttato, con note di zenzero e fiori, o profumo di peperone giallo e sentore di frutta tropicale , o con aroma intenso e fruttato di burro di cacao o limone e legno tropicale, e possono avere anche note di paglia e fieno. Un mondo declinato in 16 nomi e infiniti sapori che devono trovare l’abbinamento giusto con le pietanze per dare il meglio di se stessi.
Ramona Di Meola di
http://ramonaincucina.com/
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