STORIA RAGIONATA DEL PROGETTO FIDAPA BPWI INTERNATIONAL
LE DONNE MUOIONO PIU’ DEGLI UOMINI: Secondo dati recenti le malattie cardiovascolari sono responsabili, in tutto il mondo, del 41% della mortalità nelle donne e del 33% negli uomini, contrariamente a quanto si è sempre creduto, ovvero che infarto e ipertensione fossero malattie tipiche del sesso maschile.
COM’È IL VOSTRO GIRO VITA?. Uno dei parametri più importanti da tenere sotto controllo è il cosiddetto WSR,Waist-Stature-Ratio, ovvero il rapporto fra circonferenza addominale e statura. Il grasso addominale costituisce il vero problema: gli acidi grassi che costituiscono il grasso viscerale sono particolarmente critici perché quando vengono metabolizzati, entrano direttamente nel fegato. Quando invece sono i grassi sottocutanei normali a essere metabolizzati gli acidi grassi rilasciati entrano nella circolazione sistemica e sono in gran parte assorbiti dai muscoli e bruciati per produrre energia. I grassi che arrivano al fegato sono invece utilizzati per la produzione di trigliceridi che vengono immessi nel sangue come lipoproteine, aumentando il colesterolo “cattivo” VLDL e diminuendo quello “buono” HDL. Inoltre il grasso viscerale è anche più attivo nel produrre molecole infiammatorie, le citochine.
In definitiva tanto minore è la quota del grasso viscerale, tanto più si guadagna in salute.
IL GIUSTO RAPPORTO CIRCONFERENZA/ ALTEZZA. Dividendo la circonferenza addominale per l’altezza della persona, il numero che risulta dovrebbe essere inferiore o uguale a 0,5. Se invece il rapporto supera il valore 0,5 il grasso addominale è in eccesso e la persona è a rischio di sviluppare una malattia cardiometabolica.
GLOBALIZZAZIONE: PREGI E DIFETTI. La globalizzazione ha portato milioni di persone fuori dalla povertà riducendo il problema della fame nel mondo. Dall’altro lato, però, il “benessere” anche solo relativo, porta a stili di vita e ad un’alimentazione scorretti. La denutrizione è presente ancora in molti luoghi, ma laddove il benessere è aumentato sono aumentati anche
sovrappeso e obesità.
La causa maggiore consiste nel più facile accesso a cibi poco sani, industrializzati e a basso costo, prodotti con materie prime ad alta disponibilità e a bassa qualità. Contemporaneamente sono cambiati anche gli stili di vita, divenuti più sedentari. I Governi dovrebbero mettere in atto politiche che aiutino le persone a fare scelte migliori e consapevoli, sostenendo un’alimentazione sana, tassando il cibo spazzatura, promuovendo coltivazioni sane anche se di bassa resa ed uno stile di vita attivo, partendo già dall’età scolare.
IL PROGETTO “25by25” , “THE RED BELT”. ATTENZIONE SUL BAMBINO .
Da queste esigenze nasce il progetto The Red Belt, promosso dalla BPW International Commission for Health, in collaborazione con NFI Nutrition Foundation of Italy e in accordo con il Piano d’Azione 2013-2020 dell’OMS sulle “Malattie non comunicabili” che prevede la riduzione del 25% delle malattie cardiometaboliche entro il 2025.
The Red Belt introduce due parametri da tenere sotto controllo con estrema facilità, utilizzando semplicemente un metro da sartoria: la circonferenza del girovita e ilrapporto girovita/altezza. La prima fase del progetto si è conclusa nel 2014 e nel triennio che si concluderà nel 2017 l’attenzione è stata concentrata alla popolazione pediatrica.
“I bambini in sovrappeso e obesi rischiano di rimanere obesi in età adulta e avranno più probabilità di sviluppare in giovane età malattie croniche correlate come il diabete e malattie cardiovascolari.”
Si tratta di un vero e proprio allarme lanciato dall’OMS , una vera “Call for Action” per combattere l’obesità infantile che viene ritenuta una reale pandemia con 42 milioni di bambini sotto i 5 anni in sovrappeso o obesi (dati OMS 2013). In Italia il 23,6% dei bambini delle classi elementari risulta in sovrappeso e il 12,3% risulta obeso. I costi dell’obesità e delle malattie correlate come diabete e problemi cardiovascolari, costano ogni anno all’Italia 22,8 miliardi di euro.
In questo ambito si inserisce il progetto “Tommy&Ollie for Health” teso a prevenire l’obesità infantile e il rischio cardiometabolico nel rispetto delle risorse limitate del Pianeta e dell’”Etica nell’alimentazione per l’accesso al cibo sano come uno dei Diritti Fondamentali dell’Uomo”.
ETICA CIBO NUTRIZIONE SALUTE
Vitamine, minerali, fibre, antiossidanti, fitonutrienti, sono contenuti principalmente nei prodotti vegetali, nella frutta fresca, noci, verdure, legumi e cereali non raffinati. Uno dei modelli nutrizionali che più si attiene a queste caratteristiche è la
DIETA MEDITERRANEA caratterizzata, alle origini, dalla prevalenza di cibi a base di piante e cereali non raffinati e olio extravergine d’oliva come principale fonte di grassi.
COS’E’ LA DIETA MEDITERRANEA ORIGINALE E LA DIFFERENZA CON LA DIETA DEL MEDITERRANEO ATTUALE.
Occorre non confondere il concetto di Dieta Mediterranea con quella che è l’attuale dieta italiana di stampo “industriale/largo consumo”. Già al di sopra della fascia appenninica emiliana si entra nel mondo del burro e dei grassi animali. Inoltre lo stile di vita attuale ha poco a che vedere con lo stile mediterraneo dell’era pre-industriale. Per Dieta Mediterranea si intende la dieta negli anni in cui le comunicazioni erano scarse, l’industria alimentare ancora in fase embrionale, si mangiava carne forse una volta alla settimana, di solito alla domenica.
Oggi il pranzo della domenica non esiste più, perché ogni giorno è domenica. Non esistono più le stagioni, perche tutti i prodotti sono sempre disponibili grazie alla grande distribuzione ed ai trasporti. Ci sono auto, moto, mezzi di trasporto e si fa poca attività fisica, soprattutto superata una certa età. All’origine per pollo si intendeva quello allevato nel cortile di casa, oggi esistono batterie di allevamento che fanno invidia ai peggiori lager di altri tempi.
Se per dieta mediterranea intendete pane olio e pomodoro, o pasta al pomodoro o una bella pizza, occorre prestare molta attenzione. Un pomodoro proveniente da coltivazione in serra, un pane o una pasta o una pizza ricavati da farine raffinate di grani modificati ad alta produttività, un olio anche extravergine, ma da olive stramature, gramolato a lungo e conservato male non sono proprio il massimo per una dieta salutare.
Sarebbe bene chiedersi da dove provengono la celiachia o l’intolleranza al glutine e se cinquant’anni fa esistevano.
La conclusione è che occorre un’attenzione sempre più forte all’etica e all'ecologia della nutrizione.
E’ necessario esaminare tutti i componenti della catena alimentare e valutarne gli effetti dal punto di vista della salute, ambiente, società, economia, pubblicità indirizzata ai consumatori. I componenti della moderna catena alimentare includono: la produzione, la raccolta, lo stoccaggio, il trasporto, il procedimento, la lavorazione, il confezionamento, il commercio, la distribuzione, la preparazione, la pubblicità, il marketing, il consumo e la gestione dei rifiuti. Ognuna di queste fasi ha un impatto sull’ambiente ma coinvolge anche in maniera sostanziale la salubrità del prodotto.
LA DIETA MEDITERRANEA, quindi, quella originale, consiste in un vero e proprio stile di comportamento e di selezione attenta non solo dei prodotti, ma anche e soprattutto dei produttori stessi. Ed è questa e non altre ad essere stata iscritta dall’UNESCO nella lista dei beni culturali immateriali dell’Umanità.
TOMMY&OLLIE FOR HEALTH
Il progetto riguarda la prevenzione dell’OBESITA’ INFANTILE e del rischiocardiometabolico ed è stato pensato nel rispetto delle risorse limitate del Pianeta e dell’Etica nell’Alimentazione per l’Accesso al Cibo come uno dei DIRITTI FONDAMENTALI DELL’UOMO.
Al fine di promuovere la conoscenza dei cibi e i parametri di una corretta alimentazione tra i bambini di tutto il mondo BPWI International ha selezionato due prodotti altamente rappresentativi di questa dieta, ovvero il pomodoro e l’olio extravergine di oliva.
Il coinvolgimento nelle scuole è uno dei pilastri fondanti del progetto e sono gli stessi membri della FIDAPA BPW Italy/International a seguirlo. I bambini saranno messi al corrente degli obbiettivi etici e nutrizionali del progetto e saranno invitati a produrre disegni ispirati alle varie attività quotidiane salutari ovvero: mangiare, correre, misurare il giro-vita. Contemporaneamente una giuria di esperti valuterà le aziende partecipanti sotto il punto di vista dell’aderenza ai criteri individuati come indispensabili per definire etica la filiera di produzione.
La PRESENTAZIONE UFFICIALE DEI RISULTATI PRELIMINARI del Progetto Tommy&Ollie for Health avverrà in occasione della CONFERENZA EUROPEA della BPW International che si terrà a Zurigo a Settembre 2016.
I PRODOTTI
IL POMODORO . Il pomodoro è originario dell’America del Sud ma è solo in Europa, dopo la scoperta dell’America, che questa pianta passa da ornamentale a commestibile e nel mediterraneo conosce il suo impiego più rappresentativo. Per chi conosce bene questa pianta appartenente alla famiglia delle solanacee e soprattutto la conosce nel suo territorio di origine, sa bene che i colori a perfetta maturazione spaziano dal rosso all’arancio, dal giallo intenso al bruno quasi nero. Il verde è indice di maturazione non completa e, trattandosi di solanacea, è di preferenza da evitare. Sul nostro mercato è molto difficile trovare tutta questa gamma ed è un vero peccato perché alcuni colori sono eccezionalmente gustosi, come il giallo.
Siamo di fronte ad un alimento ricco di acqua e con basso apporto calorico, ma ricco di Sali minerali (potassio, fosforo, calcio), fibre, e vitamine. Un pomodoro è sufficiente a coprire il 40% del fabbisogno giornaliero di un adulto in vitamina C. Poi vi sono molti carotenoiditra i quali il licopene. Esiste una vasta letteratura scientifica che dimostra il ruolo bioattivo esercitato dai carotenoidi nella prevenzione delle più comuni patologie dismetaboliche e nella riduzione del rischio di tumore all’apparato digerente.
OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA
Insieme alla vite, l’olivo è una delle piante presenti nel bacino del Mediterraneo fin dalla notte dei tempi.
Quindi non può che essere uno degli ingredienti fondamentali della Dieta Mediterranea. Per legge un olio extravergine di oliva è tale se ottenuto da un processo di estrazione meccanica “a freddo” e se possiede un’acidità minore o uguale allo 0,8%.
L’olio extravergine è uno dei prodotti più ricchi in antiossidanti e la sua composizione in acidi grassi monoinsaturi (acido oleico) e polinsaturi (acido linoleico e α-linolenico) è la migliore tra tutti i grassi disponibili. Sono molto importanti le proprietà nutraceutiche dei suoi polifenoli. Tra i più importanti, l’oleuropeina, (con i derivati idrossitirosolo e tirosolo), responsabile del gusto amaro, e l’oleocantale, responsabile della sensazione piccante, che in un ottimo olio devono essere perfettamente equilibrati.
Quando si parla di salute e alimentazione, molto spesso si affrontano argomenti per settori parziali, ma conclusioni generiche non dovrebbero essere consentite. L’olio extravergine di oliva, invece, è l’unico alimento per il quale è stato autorizzato un claim salutistico dall’Agenzia Europea sulla Sicurezza Alimentare EFSA. Il claim dice “affinché il consumo di olio di oliva svolga effetti protettivi contro il danno ossidativo dei lipidi plasmatici è necessario assumere almeno 5mg al giorno di idrossitirosolo, o suoi derivati, contenuti in questo alimento, e corrispondenti a circa 20g d’olio d’oliva.”
Contiene poi precursori delle Prostaglandine della serie omega 3 con attività antiaggregante piastrinica, antiaterogena, antinfiammatoria, antitrombotica.
L’olio extravergine di oliva è raccomandato durante lo svezzamento per l’alta digeribilità e perché ha un rapporto linoleico/α-linolenico simile a quello del latte materno. L’elevato contenuto in acido oleico è importantissimo per lamineralizzazione delle ossa e lo sviluppo dell’apparato scheletrico. Utilizzato in sostituzione dei grassi saturi (origine animale o olio di palma) determina un aumento del colesterolo buono HDL. Inoltre ha un rilevante contenuto di vitamine liposolubili (A, D, E, K)
COME SI UTILIZZA. Ovviamente trattandosi di un grasso puro non è consigliabile consumarne quantità eccessive. Tre cucchiai al giornocostituisce una quantità ottimale. Dal momento che le sue componenti salutari si degradano con il calore, il miglior utilizzo resta quello a crudo. Questo non significa che non si possa utilizzare in cottura. Anzi a causa dell’alta percentuale di acido oleico, l’olio extravergine di oliva ha uno dei punti di fumo più alti tra tutti i grassi, è stabile anche ad alta temperatura, per cui è il migliore olio per una sana frittura.
BASTA DIRE EXTRAVERGINE?
Gli oli extravergine non sono tutti uguali. Abbiamo visto che la legge stabilisce una definizione di extravergine piuttosto vaga: basta che derivi da spremitura a freddo di olive e che abbia un’acidità minore di 0,8%. Nessuna indicazione su come devono essere coltivate e raccolte le olive, a quale punto di maturazione. Nessuna indicazione sul tempo che deve trascorrere tra raccolta e frangitura. Nessuna indicazione su cosa si intenda per freddo: 32°C, ad esempio, rientra nel “freddo”? Ed è una temperatura accettabile? Nessuna indicazione sul tempo di gramolatura, nessuna indicazione su come deve essere conservato e confezionato il nostro olio.
In ognuna di queste operazioni, lavorando in maniera scorretta, cercando la quantità e non la qualità, si può compromettere gravemente la presenza di tutti quei fattori salutari di cui abbiamo sin ora parlato.
Solo una perfetta competenza in campo, la rapidità di raccolta e trasformazione, l’attenzione nella conservazione, consentono di preservare intatte le molecole di particolari polifenoli universalmente riconosciuti come antiossidanti e protettori.
In definitiva occorre informarsi molto bene a riguardo del prodotto che si acquista. Meglio se si conosce direttamente il produttore, oliandolo, frantoiano e se si visitano i suoi oliveti ed il frantoio in periodo di raccolta e pressatura delle olive. In mancanza di questo ci sono numerosissime riviste che parlano dei migliori produttori, le Guide degli Oli d’Italia e molte associazioni che fanno cultura dell’olio con corsi e conferenze.
IL CAVALLINO DI BIBBONA A SOSTEGNO DI TOMMY&OLLIE FOR HEALTH
BPW ovvero Business and Professional Women è la federazione mondiale che unisce le donne manager e professioniste in ogni campo. Ovvero più di 250.000 donne da oltre 100 diverse nazioni.
BPW in collaborazione con il Club per l’UNESCO di Livorno ha promosso il Concorso Internazionale di disegno Tommy&Ollie for health, un concorso destinato ai giovanissimi e basato sulla “Dieta Mediterranea come Bene Immateriale UNESCO”
Più di trecento bambini hanno partecipato al concorso di disegno che prevedeva come tema ispiratore i due simpatici personaggi del Pomodoro e dell’Oliva ideati da Raffaele Spiazzi. La premiazione è avvenuta martedì 31 maggio nei locali dell’Istituto Santo Spirito di Livorno. Gli allevi hanno ricevuto tutti un attestato di partecipazione, mentre 14 di loro hanno ricevuto primi premi e premi speciali.
Per la Commissione erano presenti la Dott.ssa Luisa Monini (Health Committee Chairperson BPW International), il Dott. Raffaele Spiazzi (Realizzatore dei personaggi Tommy & Ollie) e la Dott.ssa Anna Parrini (Membro Health Committee BPW International). Per il Club per l’UNESCO erano presenti la Presidente Margherita Mazzelli, la Vice Presidente Rossella Chelini ed i soci Antonio Dioguardi, Nicla Capua e Miriam Usai).
L’olio extravergine de Il Cavallino di Bibbona, ha fortemente contribuito al progetto.
Il Cavallino non poteva mancare ad un appuntamento basato su di un tema che sta particolarmente a cuore a Romina Salvadori, titolare dell’azienda olearia, impegnata in ogni momento a dimostrare che tutto il suo processo produttivo è indirizzato alla qualità e alla salubrità del prodotto, prima ancora che alla quantità ricavata. Gli oli extravergine non sono tutti uguali. Solo una perfetta competenza in campo, la rapidità di raccolta e trasformazione, l’attenzione nella conservazione, consentono di preservare intatte le molecole di particolari polifenoli universalmente riconosciuti come antiossidanti e protettori.
Così a tutti i partecipanti è stata offerta una confezione di Extravergine Il Cavallino blend toscano con l’invito di gustarlo su una fetta di pane possibilmente da farine realmente integrali, un bel pomodoro maturo e un’abbondante benedizione di olio: la migliore merenda al mondo!